- Omogeneo
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Basidioma
a crescita semi ipogea, dall'aspetto tuberoso di forma
sub sferica, ovaloide, dalle dimensioni di una piccola
patata, esternamente di colore ocra rosato, da cu ne
prende il nome.
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Imenoforo costituito dalla gleba o carne.
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Gambo assente, sostituito da
rizomorfe sottili e poco allungate.
- Gleba
o carne
dura e compatta, bianca, finemente marezzata, localmente
macchiata di piccole zone rosastre, diviene con l'età
molle e verdastra, con odore fungino lieve da giovane,
un po' sgradevole alliaceo a completa maturazione,
sapore dolciastro.
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Habitat isolato, a piccoli gruppi o
connato, sotto conifere,
sopratutto in bosco di pino in zona montana, ma anche in
area mediterranea, sotto lecci ed erica.
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Commestibilità NON COMMESTIBILE
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Sinonimi: Rhizopogon vulgaris (Vitt.) M.
Lange, Hysterangium rubescens Tul. & C. Tul.
Hysteromyces vulgaris Vittad., Melanogaster
berkeleyanus Broome, Rhizopogon luteorubescens
A.H. Sm., Rhizopogon provincialis Tul. & C. Tul.,
Rhizopogon rubescens (Tul. & C. Tul.) Tul. & C.
Tul., Splanchnomyces roseolus Corda.
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Somiglianze con alcune sclerodermataceae, ma
facilmente isolabile per via della gleba compatta e di
colore chiaro, diversa dal colore scuro e consistenza
molliccia polverosa dello Scleroderma.
- NOTE:
Conosciuto come falso tartufo, o tartufo bastardo dei
pini, è molto frequente durante le stagioni più
asciutte. Viene scavato dai cinghiali che nutrendosi di
esso ne propagano le spore in areali differenti sia con
le feci che attraverso la pulitura del grugno.
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