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Quando alla fine dell'estate la canicola cede alle prime piogge pre-autunnali, una indicibile frenesia caratterizza le
attività del cercatore di funghi. La prima aziona che
compie un cercatore è quella di attrezzarsi di un cesto di vimini,
un coltellino per la pulizia dei funghi in loco, un bastone per aiutarsi nei tratti più accidentati e scoscesi,
l'abbigliamento adatto, GPS e fotocamera digitale. Prosegue con l'effettuare perlustrazioni alla ricerca di areali
interessati da copiose precipitazioni, non importa quale habitat, essi sono tutti predisposti alla fruttificazione graduale
partendo dal basso nelle leccete sugherete quercete via via più in alto fino alle vette Silane, con le sue immense foreste
di faggio e pino nero laricio. Ma al centro tra la prima fascia mediterranea e quella submontana c'è il castanetum, una delle
fasce più produttive in termini fungini, con plurime buttate stagionali di quei funghi più ambiti dai cercatori.
I porcini:
ovvero Boletus della
sezione
Edules:
- il porcino nero, o bronzino, (Boletus aereus) è il primo a fruttificare fin già dalla fine di aprile,
- cozz-i-pini Boletus pinophilus), compaiono poi a maggio i primi testa rossa Nelle pinete sabbiose;
- estatino o porcino reticolato (Boletus reticulatus), compare da fine maggio-giugno e fruttifica più
volte se le condizioni saranno favorevoli fino al mese di ottobre;
- il porcino brisa, (Boletus edulis) è l'ultimo a comparire, proprio dopo le piogge pre-autunnali,
è chiamato il re dei boschi.
Ma l'areale principe per presenza e fruttificazione di quest'ultima specie pregiata è senza dubbio l'insieme delle
vette della Sila Grande, situata tra Spezzano Sila (Monte Scuro) e San Giovanni In Fiore (Monte Nero). Gli habitat
graditi da questa specie, ma non solo questa, sono i prati sommitali caratterizzati da macchie sparse e boschetti
di faggio, siano essi puri o misti all'altra essenza primaria della Sila: il pino laricio (Pinus nigra ssp laricio).
In uno di questi boschi misti vive una pianta fruttifera di Boletus edulis che in questa passata stagione ha prodotto
i più bei porcini che io abbia ritrovato nell'anno 2012. Qui di seguito una carrellata delle immagini di una sequela
di individui della stessa buttata in varie pose. Tra di essi uno in particolare che ho denominato
"Porcino dell'anno".
Aver raccontato, documentato con le immagini questo incontro è stato per me emozionante come il momento del
ritrovamento, e nel condividerlo con voi provo ancora un benessere indicibile che solo un appassionato come noi
riesce a comprendere. L'augurio mio di poterlo rivivere materialmente con voi in un prossimo futuro, durante
una delle escursioni guidate alla ricerca di questo pregiato abitante dei nostri boschi. Per le adesioni utilizzate
i contatti indicati in questa pagina
Tony Lupo
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