- Habitat di norma su rami e tronchi morti di
latifoglie ed è molto comune nei nostri boschi montani, in
posti umidi e riparati dai raggi diretti del
sole.
- Etimologia:
Il suo nome deriva dai numerosi pori che formano
l'imenio, e dalle squame che caratterizzano la superficie.
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Imenio: tubuli brevi,
bianco-crema dapprima poi ocracei, pori molto fitti e bianchi nel fungo giovane, ma
gradualmente con l'età diventano crema prima e quindi
ocracei.
- Il pileo
ampio, espanso e/o depresso, a parabola, ad imbuto, o
semplicemente otideiforme, margine lobato ondulato,
appena involuto, superficie ocracea, gialloverdastra,
crema brunastra, rivestito da squame concentriche, più
rade ai margini, che ne decorano il fungo in
maniera inconfondibile.
- Il gambo è robusto, decentrato
o anche laterale, inscurisce a partire dalla
base.
- La carne
odora di farina rancida ed ha sapore dolciastro.
- Commestibilità: pressoché immangiabili data
la loro coriaceità.
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