|
|
I Primi porcini
dell'anno sono i profumatissimi neri (Boletus
aereus Bull.)
della macchia falconarese, da 100 a
250 m
s.l.m. costituiscono per noi
marittimi l'orgoglio della nostra
cucina tradizionale, per l'antica
ricetta dei fusilli alla Calabrese,
o le trofie "Mare e Monti" o le
lasagnole aglio olio e funghi
porcini. |
Il
bosco "A 'ri Castagneddri" di
Sambiase di FFB fruttifica subito
dopo, in sequenza quindicinale con
diverse buttate di B. reticulatus (estatini)
molto profumati ma, ahimé invasi da
larve di ditteri, il loro aspetto
resta comunque invitante, come tutte
le primizie. |
Più
in alto, seguendo la strada per
Monte Cocuzzo, a 900 m di altitudine
fruttifica un altro castagneto
(foto
a dx.), ma
non trova conferme negli altri
boschi del comprensorio di M. Cocuzzo-Potame,
così non resta che puntare sulla
Sila, le cui vette e le sue foreste
di faggio regalano sorprese senza
precedenti, anche in caso di
scarsità di piogge.
(foto a sx.) |
Agosto non è un bel mese, e
la stagione estiva volge
verso la fine, Ai primi di
settembre, dopo qualche
pioggia di scarsa intensità
avviene una repentina
buttata di B. aereus alle
basse quote, ma purtroppo,
per colpa dell'eccessivo
caldo, anche questa volta la
maggior parte dei funghi
sono invasi da larve,
nonostante l'aspetto
rilevante dei soggetti
rinvenuti. |
Settembre però sembra
promettere bene, molte
specie si affacciano alla
luce aiutati dall'umidità e
dal caldo tepore della fine
dell'estate, Potame diventa
un serbatoio inesauribile di
porcini delle quattro specie
della sezione edules, ma la
buttata di B. reticulatus è
impressionante, e si risolve
in 7-8 giorni durante i
quali ogni cercatore riempie
con molta facilità il
cestino. |
Anche la Sila comincia a
fruttificare, e qui la
qualità è nettamente
superiore, i parassiti non
trovano un terreno facile
nell'aria più fresca silana
rispetto all'altipiano di
Potame. Nei faggi si scatena
il re dei funghi: Boletus
edulis, in località
Cavaliere......Mentre sulla strada delle
vette regna senza rivali "Her
Mayesty"
Boletus pinophilus, il
porcino rosso o moro. |
Va avanti ancora per tutto
il mese di settembre, e ad
ottobre non accenna a
terminare, nonostante il
terreno mostri i segni di
una siccità senza precedenti
e il caldo eccessivo per un
ambiente che raramente ha
subito un clima così
estremamente anomalo. |
Man mano che i giorni
passano si fa sempre più
reale il calo delle nascite,
ma i basidiomi sono di
dimensioni più
ragguardevoli.... |
..e
sorpresa delle sorprese anche gli estatini si
affacciano alla ribalta
silana per completare la
gamma delle varietà presenti
nelle faggete sulle vette
silane. |
Completiamo la carellata per
ora con due ritrovamenti
dell'ultima giornata silana
in solitaria nella località
denominata "Fontana del
colonnello", proseguita sui
rilievi nei pressi di
"Pietra dell'Altare".
Nella foto a sinistra è
ritratta una fungaia di
Boletus pinophilus, nei
faggi in località "Pietra
dell'altare", il riquadro a
destra ritrae due edulis
attaccati alla sponda di un
ruscelletto di risorgive in
località "Fontana del
Colonnello". |
Con l'arrivo delle prossime
piogge si prospetta un
autunno ancora fruttuoso,
sperando in una clima più
favorevole per la raccolta
di neri di qualità..... nel
frattempo hanno contribuito
a far uscire allo scoperto
gli edulis posti in
profondità, belli freschi e
sodi. Gli ultimi
ritrovamenti per, ora, sono
stati fatti sulle alture
silane di Colle Scione, in
bosco di faggio misto a
qualche pino laricio. |
L'ultimo della stagione?
Spero proprio di no, poichè
per Natale ne trovo sempre
qualcuno: chi vivrà vedrà,
ma la sila sta ancora
regalando sorprese su
sorprese. Un esemplare "esemplare" che
non è proprio difficile
incontrarlo, quasto a
sinistra sfora i 2 Kg di
peso, tanto che non si
riesce ad infilarlo nel
cesto. |
Ma non finisce ancora, siamo
alle porte di dicembre, ma
nella Sila i boschi di pino
cominciano a dare i loro
frutti migliori, mentre il
nostro M.C. non dorme e
pianta la sua tenda
sull'altipiano, come afferma
il fratello A.V. chi dorme
non piglia "funghi", niente
di più vero fu detto. |
Un esemplare,
molto "esemplare", che non è proprio difficile
da incontrare, questo sfiora i
2 Kg di peso. Visti
solamente ma mai raccolti di persona esemplari di 4-5
chilogrammi, ma quel che è certo e che ribadisco è che
questa specie rappresenta il fungo "RE" della Sila
tutta. |
Si conclude questa galleria
con una foto d'insieme degli
esemplari più belli
dell'ultima giornata di
ritrovamenti. |
|
Le ultime immagini
dalle mie escursioni in tempo reale.
|
Anacamptis pyramidalis
Barlia robertiana
Cephalanthera ribra
Dactylorhiza maculata saccif
Epipactis palustris
Limodorum abortivum
Neotinea maculata
Neottia nidus-avis
Ophrys apulica
Orchis mascula
Platanthera bifolia
Serapias lingua
Spiranthes spiralis
Anacamptis papilionacea
Epipactis helleborine
Nigritella nigra ssp. rhellicanii
|
|