- Omogeneo
- Etimologia dal latino aurántium = arancia, per il
suo colore.
- Cappello: da convesso, a lungo involuto, non
zonato, tardivamente poco disteso, con margine lobato;
cuticola unta o a volte viscosa, dai colori vivi e
brillanti, giallo-arancio o rosso-aranciato uniforme,
poi arancio chiaro.
- Lame: annesse, poco decorrenti, arcuate, bianche poi crema,
con l'età macchiate di bruno, filo concolore.
- Gambo: cilindrico, rastremato in alto, affusolato alla porzione
radicante, giallo-arancio, con colletto bianco
all'apice.
- Carne consistente,
tenera, cerosa, color crema, salmone nei contorni;
sapore dapprima dolce, poi poco piccante, odore tenue e
gradevole. Latice abbondante, bianco ed immutabile,
stesso sapore della carne.
- Habitat: in estate-autunno, normalmente
gregario sotto conifere in zona submontana, con
preferenza per abete bianco e rosso, in questo caso
sotto pino laricio.
- Commestibilità: NON COMMESTIBILE
- Sinonimi: Lactarius aurantiofulvus J.
Blum ex Bon; Lactarius mitissimus (Fr.)
Fr.; Lactifluus aurantiacus (Pers.) Kuntze.
- Somiglianze: Con Lactarius atlanticus
Bon, che ha differente habitat, Lactarius
fulvissimus Romagnesi, che presenta lamelle
giallo aranciate, infine con Lactarius porninsis
Rolland che possiede odore di scorza d'arancia o
mandarino e fruttifica in ambiente di conifere montane.
- NOTE: nei boschi di pino laricio decora i muschi con i suoi
colori vivaci e brillanti, attirando l'attenzione.
Nonostante abbia un buon profumo e sapore gradevole e
poco piccante questa specie è ritenuta non commestibile,
sopratutto per l'abbondante latice che secerne.
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