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    Tony "TALMAMAX" Lupo in cucina

 
   
PREMESSA - Il consumo alimentare dei funghi allo stato crudo, seppur trattati con aromi e condimenti di prima scelta, è una pratica che bisogna prendere con le pinze, nonostante ne faccia uso in modo regolare, lo sconsiglio a priori a chi non ne ha mai consumati in precedenza. Sta di fatto che tutti i funghi, anche i più rinomatamente commestibili, contengono sostanze alle quali si può essere intolleranti e per cui soggetti a disturbi indesiderati più o meno gravi.
 - Ci sono poi funghi che anche cotti, ma non sufficientemente a lungo, possono causare disturbi gravi o anche serie intossicazioni,
TALVOLTA CON ESITI DISASTROSI. Quindi, all'insorgere di un minimo dubbio prima di ogni consumo di funghi, è d'obbligo il consulto dei micologi preposti dagli enti sanitari presso le asl e gli ispettorati micologici provinciali. Essi sono gli unici che possono rilasciare un attestato di commestibilità ed indicarne il loro grado, diffidate quindi dai soliti "l'abbiamo sempre consumati" e determinatori casuali, perciò "Occhio alla penna!".
Quelle qui sotto sono solo alcune immagini dei piatti preparati con i nostri beneamati e qualche ricetta ottenuta dai miei amici e dalle mie esperienze come chef di cucina. In questa pagina tratteremo i funghi sott'olio o conservati.
   I funghi sott'olio
- Molti dei funghi che riusciamo a reperire nei vari ambienti non si riesce a consumarli un po' per la ritrosia di molti di noi a farne consumo, un po' perche' riusciamo a raccoglierne troppi, allora si ricorre alla pratica della conservazione, chi preferisce il freezer, chi invece li secca, ma una delle pratiche risalenti a tempi molto lontani e' la conservazione sott'olio. Siamo riusciti ad ottenere buoni risultati servendoci di aceto ed olio, ma il procedimento, o i vari procedimenti, hanno bisogno di essere eseguiti in maniera ordinata e con le dovute accortezze di natura igienico-sanitaria. 
  - Una delle specie piu' utilizzata e' la cosiddetta "famigliola buona" o chiodino, (Armillaria mellea), ma tante altre sono le varieta'   di funghi adatti a questo tipo di conservazione. Consideriamo uno dei soggetti pregiati, il porcino dei pini, o porcino rosso (Boletus pinophilus), e' senza dubbio la specie dalla resa piu' considerevole. Porcini - Avremo bisogno di acqua, aceto e sale per la bollitura, olio di girasole e d'oliva EV, peperoncino, aglio fresco per questo primo procedimento. Dopo aver pulito i funghi dal terriccio e dalle parti
radicali si dovranno tagliare in pezzi di uguali dimensioni all'incirca e dare una ulteriore sciacquata con acqua fresca, avremo messo in una pentola adatta due parti d'acqua ed una parte di aceto a bollire con 50 g di sale per lt di liquido (l'aceto va aggiunto solo quando l'acqua da sola raggiunge l'ebollizione), non appena bolle il tutto immergere i funghi ben drenati e far bollire per 3-4 minuti, quindi scolare i funghi e adagiarli in una bacinella possibilmente d'acciaio, condirli con olio di oliva EV, assaggiare la salatura e aggiustare eventualmente, adagiare quindi nei vasi di vetro puliti e sterili, mettere in cima ad i funghi uno spicchio di aglio e del peperoncino a fette, coprire con olio di girasole ed un pizzico di sale. Tappare e fare sterilizzare a bagnomaria, lasciando bollire per almeno 1/2 ora, far raffreddare il contenuto, poggiare i vasi capovolti su un canovaccio per scongiurare eventuali perdite di ermeticita' . Conservare in luogo fresco, asciutto e lontano da fonti di calore e dai raggi diretti del sole.
   La "Famigliola buona"

 

Chiodini - Come detto in precedenza questa specie rappresenta la pratica del conservare i funghi sott'olio per antonomasia, ed andremo insieme a procedere passo passo. I funghi devono essere ben puliti, privati interamente del gambo poiche' indigesto, lavati e drenati, andremo a bollirli in abbondante acqua per 20 minuti, poi ancora con acqua, aceto e sale nella misura 2acqua a 1aceto e 50g di sale per litro complessivo di liquido per altri 20 minuti. Scolare molto bene i funghi strizzandoli con l'aiuto di un panno pulito o una pressa adatta allo

scopo e porli in una capiente bacinella. Qui li condiremo con olio, aglio, peperoncino e menta piperita verde, quindi li metteremo a dimora nei vasi e copriremo con olio di girasole ed un  pizzico di sale. Far bollire a bagnomaria per almeno 1/2 ora, far raffreddare i contenitori e poggiarli capovolti per scongiurare eventuali perdite, riporre in luogo fresco, asciutto e lontano da fonti di luce e calore.
NOTA!! -
La cottura piu' prolungata e' necessaria poiche' siamo di fronte ad una specie che contiene tossine termolabili che vengono essere neutralizzate solo da un'adeguata (prolungata) cottura (almeno 40 minuti').
   I Tricolomi: Morette e Ciccalotti

 

 I tricholomi - Altre specie che ben si prestano alla conservazione sott'olio sono le morette (Tricholoma terreum e suo gruppo), i portentosi o ciccalotti (Tricholoma portentosum), e le famigliole del genere Lyophyllum. A differenza dei chiodini questi possono essere utilizzati interamente, hanno carne bianca, consistente, tenera, poco elastica. Pulire i funghi sani, tenendo cura di scartare i soggetti invasi da parassiti o muffe, privarli della parte radicante, lavarli delicatamente più volte in acqua fresca e drenare per bene. Portare ad
ebollizione sufficiente acqua (due parti), aceto (una parte) e sale (50 g per litro complessivo di liquidi), immergere i funghi e far bollire per 3-5 minuti, a seconda del volume. Scolare e drenare per bene e condire i funghi ancora caldi con olio d'oliva, aggiungendo del sale se occorre (assaggiare). Quindi mettere in vaso riempiendo fino a 2 cm dall'orlo, pressare delicatamente il contenuto, aggiungere dell'aglio a fette, peperoncino, 1 foglia d'alloro, un pizzico di sale, coprire con olio di girasole, chiudere ermeticamente, bollire i vasi a bagnomaria per ca. 1/2 ora, far raffreddare i contenitori e poggiarli capovolti per scongiurare eventuali perdite, riporre in luogo fresco, asciutto e lontano da fonti di luce e calore.
   Igrofori e Cantarelli

 

Tra questi genere di funghi ricordo alcune specie di pregio superiore, come il marzuolo (Hygrophorus marzuolus), e il galletto (Cantharellus cibarius e suo gruppo) ed alcune specie meno nobili come il lardaiolo (Hygrophorus russula) e le finferle (Craterellus lutescens). L'utilizzo di queste specie nella conservazione sott'olio per qualcuno dei lettori potrebbe non sembrare adatta poiché essi si prestano ad utilizzi ben più nobili (come vedremo nei capitoli successivi n.d.a.). Eseguiremo in questo caso un procedimento diverso dai precedenti, ma che si può adottare a tutte le specie finora trattate, ad eccezione dei 

chiodini. Per la bollitura utilizzeremo una parte d'acqua, una di aceto ed una di vino bianco secco, 50 grammi di sale per ogni litro di liquido. Solita routine con pulizia accurata dei funghi. i lardaioli dovranno essere privati anche della cuticola previo spellamento. Il lavaggio deve essere eseguito a funghi interi e dopo tagliati, la bollitura dovrà   essere breve (3-5 minuti), scolare i funghi e drenare per bene. In una casseruola capiente mettere olio d'oliva E.V. mescolato con olio di girasole in parti uguali, sufficiente a coprire i funghi nei vasi di vetro, aggiungere alcune fette d'aglio, del peperoncino fresco (a

 piacere), del rosmarino fresco, portare ad indorare l'aglio a fuoco moderato, aggiungervi i funghi e rimestare per il temponecessario al prosciugamento del liquido residuo imprigionato nei funghi, quando avrete notato questa fase con fuoco lento invasate i funghi pressandoli delicatamente, fino a 2 cm dal bordo coprendo con uno strato di olio a coprire, aggiungere in sommita'  un pizzico di sale, chiudere ermeticamente e capovolgere il vaso su un piano protetto da un canovaccio, procedere fino al completo invasamento. Non ci sara'   bisogno della bollitura a bagnomaria.
   I... misti d'autore

 

I misti - Abbiamo visto come procedere per poter conservare i nostri funghi sott'olio, dove e come mantenerli perché non subiscano alterazioni e per avere sempre  a disposizione, per un tempo relativamente lungo, qualcosa da offrire ai nostri invitati, una pietanza pronta da mettere a tavola, sia come antipasto che come companatico. Ora sta a voi, alla vostra capacità   creativa, di inventarvi qualcosa per vostra personale soddisfazione... In questa sezione abbiamo gettato le basi perché ogni lettore sia
autonomamente capace di ottenere un risultato soddisfacente, non dico al primo tentativo, del resto anch'io ho dovuto affinare col tempo il mio "modus operandi". Quindi, se avete raccolto un paniere di funghi misti e non sapete come consumarli, non dovete buttarli nelle vicine aiuole, createvi la vostra dispensa di specialità . Avete a disposizione già due procedimenti per niente difficoltosi. Potete miscelare funghi piu' nobili con meno nobili, oppure un miscuglio nobile ed un altro meno. Scegliete il metodo che piu' vi fa comodo e procedete come indicato in questi articoli, poi sarete voi stessi a giudicare il vostro operato, ma se avrete ancora qualche dubbio... scrivetemi

 

 
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ABOUT TALMAMAX
 
 "talmamax"  e' il titolo di questo sito ed e' l'acronimo estratto dai nomi del mio entourage familiare.
Con l'avvento della banda veloce ho dato vita al dominio  http://www.talmamax.it dal 2003, e' oggi ancora attivo in questa nuova ed accattivante veste grafica
Costruito e gestito in proprio con l'editor html FP, a piccoli passi sono riuscito a pubblicare e tenere aggiornate oltre 500 pagine sui vari temi della natura che mi appassionano.
 La Calabria e' meta delle mie ricerche, ma spesso e volentieri sconfino nelle  regioni limitrofe, ovunque vi sia la presenza di funghi ed orchidee, ma  anche amici, con i quali condividere questa sana passione per la natura.
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