- Eterogeneo
-
Cappello
molto consistente e carnoso, da globoso
ad emisferico infine piano convesso, disteso quasi mai,
margine mai striato, di norma appendicolato da residui
di velo parziale burroso; cuticola biancastra sericea
solitamente priva di verruche o residui di velo
- Lame
libere o quasi per un dentino, fitte,
larghe, ineguali per numerose lamellule intercalari,
fragili, di colore bianco ghiaccio, poi crema con
sfumature grigio-rosate, filo decorato da flocculi
minuti.
-
Gambo
robusto, slanciato cilindrico, bulboso e
radicante, decorato da fiocchi residuali di velo cremoso
facilmente detersili, pieno poi fistoloso. Anello bianco
fragile burroso, evanescente. Volva membranosa, ampia e
persistente, bianca, spesso macchiata di bruno dal
terriccio di crescita.
-
Carne bianca
immutabile, compatta, odore tipico di cimice con
componente farinosa, sapore dolciastro.
-
Habitat
abbondante nelle sue zone di crescita,
fruttifica sia sotto querce ed altre latifoglie che
sotto pini in areale termofilo, solitamente autunnale
non disdegna di comparire sporadicamente in periodi
favorevoli lungo l'arco della primavera-inizio estate..
-
Commestibilità COMMESTIBILE di scarso valore
-
Sinonimi:
Agaricus ovoideus Bull., Agaricus
ovoideus Bull., var.
ovoideus, Amidella
ovoidea (Bull.)
E.-J. Gilbert
-
Somiglianze con
Amanita proxima Dumée differendo per la
minore quantita di velo anche meno burroso, ma sopratutto per avere la
volva di colore arancio, da altre specie
di amanite bianche
per la stazza, l’anello burroso e il
bordo fioccoso-appendicolato.
- NOTE:
questa specie commestibile mediocre, conosciuto
localmente come Ovolo maggiore e Farinaccio, ritenuta
ottima da molti abitanti delle aree intorno alla macchia
mediterranea ed utilizzata in cucina da una moltitudine
di persone, può notoriamente essere confusa dalla molto
somigliante, diremmo quasi identica specie,
Amanita proxima Dumée, che però è specie
velenosa responsabile della sindrome norleucinica.
Tutte le foto sono di A.
Venturino |