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- Omogeneo
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Cappello
da
globoso a convesso, esteso a maturazione, cuticola non
separabile, vellutata, quasi untuosa, debordante
ai margini, sfoggia tonalità bruno porpora,
bruno-rosacee, diviene nera nelle parti contuse.
- Tuboli
gialli,
nettamente imbluenti al taglio, pori rossi, pur
mantenendo nella zona più vicina al margine un colore
arancio giallastro, viraggio blu intenso, alla pressione
oppure al
taglio.
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Gambo
cilindrico,
volentieri obeso, robusto e pieno, ingrossato alla base,
a volte schiacciato, dai toni aranciati in basso,
giallastro all'apice, senza reticolo, ma con
punteggiatura concolore, le aree contuse diventano ben
presto blu nerastre, laddove erose recuperano il colore
originale.
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Carne compatta,
consistente e dura, tenace quella del gambo, gialla,
vira violentemente
blu nerastro in tutta la sezione,
alla base del piede è
tipicamente tinteggiata di rosso rubino frammisto al blu
nerastro del viraggio, sapore acidulo con componente
amara, odore sgradevole come acetilene.
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Habitat
sotto latifoglie proprio dei boschi termofili di querce
ed essenze di macchia mediterranea.
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Commestibilità
Tossico.
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Sinonimi:
Dictyopus tuberosus var. lupinus
(Fr.) Quél.
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Somiglianze con
Boletus luridus
che presenta un vistoso
reticolo,
Boletus
aemilii che differisce per le tonalità
concolori al cappello del gambo,
Boletus regius
che differisce per i pori gialli e l'assenza di
viraggio,
- NOTE:
Poco comune questa specie rappresenta un traguardo per
il cercatore studioso, anche perchè cresce in ambienti
assai ostili e pieni di insidie, come può esserlo un
bosco termofilo a settembre, nelle aree mediterranee
rappresenta un'impresa ardua quanto appagante. Sono
ritornato diverse volte per incontrarlo ancora, è stata
impresa vana e molto faticosa, ma ci riproverò lo
stesso.
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