- Basidioma omogeneo
a crescita cespitosa si insedia su ceppaie di
latifoglie, ma attacca anche radici ed alberi vegeti ma
deboli col compito di riciclare il legno, principale
nutrimento, essendo un fungo parassita.
- Cappello da color miele a
varie tonalità più chiare o più scure a seconda
dell'albero su cui vive e si nutre, convesso poi
appianato umbonato, con margine striato. Ben presto la
sporata imbianca i cespi come fosse stata cosparsa di
zucchero a velo o farina.
- Lame strette poco
decorrenti, giallastre sfumate di rosa, poi ocracee.
- Gambo slanciato,
cilindrico assottigliato alla base se in cespi o bulboso
se a crescita solitaria, fibroso, midolloso, roseo e
striato in alto, ocra scurente dall' anello in giù: da
scartare nell'utilizzo gastronomico. Anello
formato dal velo parziale, bianco sopra e bruno ocraceo
sotto, simile ad una calza infilata sul gambo (armilla).
- Carne igrofana bianca
gialliccia, soda nel cappello, fibrosa e coriacea nel
gambo, odore fungino penetrante poco gradevole, sapore dolciastro e acidulo.
- Habitat su ceppaie radici e
alberi vivi di quercia, robinia, castagno, ulivo, fico,
ontano nero, erica arborea, ed altre latifoglie.
- Similitudini: Da
non confondere con Hypholoma fasciculare, Hypholoma
sublateritium, (ambedue amari), conc Psathyrella
piluliformis cche manca dell'anello
- Note: L'utilizzo di questo fungo per fini
gastronomici è da consigliare con cautela, poiché contiene tossine termolabili, la cottura inadeguata può
causare disturbi gastrointestinali di entità più o meno
rilevanti. Consiglio la prebollitura per almeno 40'
minuti dopo averne scartato il gambo interamente.
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