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Fungo
eterogeneo
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Cappello
globoso, emisferico, infine
appianato disteso, cuticola bianca
separabile, sericea, leggera
sfumatura ocra al disco,
margine disteso e liscio, non striato.
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Lame
bianche non molto
fitte, intercalate da
lamellule,
adnate nella specie tipo, distanti nella var.
decipiens, filo regolare.
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Gambo
cilindrico slanciato, più grosso alla
base, bianco pruinoso, o con resti
di velo lacerato, da cavernoso a
cavo, anello alto, bianco,
cascante a gonnello, membranoso e
persistente, volva sacciforme,
membranosa, avvolgente, salda al bulbo,
libera, lobata.
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Carne
poco
consistente bianca, tenera e fragile nel
cappello, fibrosa o più tenace nel
gambo, odore di nessun
rilievo nei giovani carpofori, assume
caratteristiche nauseanti in
quelli maturi, sapore insignificante.
Contiene amatossine, responsabili della
sindrome falloidea a lunga latenza,
con conseguenze tragicamente letali.
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Habitat
dominante è la macchia mediterranea e i boschi termofili
di lecci, roverelle, carpini a volte con
presenza, mai esclusivi, di conifere,
cresce in primavera, dalla quale
ne prende il nome: dal latino:
Vernus=Primaverile.
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NOTE:
La tossicità di questa
specie è pari ad
A. phalloides, somiglia molto alla
forma alba di quest'ultima. Cresce in
concomitanza con alcune specie bianche
di
A. vaginata che differisce dalla
mancanza di anello e la presenza di
strie evidenti sul margine del cappello.
Somiglia molto anche a
Leucoagaricus leucothites che però non
ha volva. Nasce in aprile-giugno. Vi
è la varietà decipiens che è
più esile e
reagisce positivamente con base
forte al NaOH.
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